
ARCHIFORO MULINELLE: LA FORESTA DI SMERALDO.
Fine velluto di muschi, erbe, foglie. Sole che penetra la volta con raggi dorati. Soffice lettiera di foglie. Grandi tronchi di abeti protesi verso il
Fine velluto di muschi, erbe, foglie. Sole che penetra la volta con raggi dorati. Soffice lettiera di foglie. Grandi tronchi di abeti protesi verso il
Silenzio, nella foresta di Spinalba. Guardo gli alberi: ombre lievemente trafitte dal sole. Dimentico di me, fluttuo su foglie, pietre, fango, terra. Fendo l’intrico dei
Osservo le pendici con i faggi color rame che scendono verso la gola dello Stiavucca. Verdi colate di pino nero contendono la scena al faggio.
“Dunque in principio fu il Caos; poi subito Gea dall’ampio seno, per sempre sicura dimora di tutti gli immortali che possiedono la vetta dell’Olimpo nevoso,
Profumo d’Aspromonte: resina ed erbe selvatiche, frammisto al sentore delle capre. Dolce e acre nello stesso tempo. E’ solo qui, e in nessun altro posto.
Cento miliardi di galassie nell’Universo! Con cento miliardi di stelle per ciascuna di esse. E insieme alle stelle un’infinità di pianeti. Tanto ipotizza la moderna
Foglia d’acero, attendo che tu arrossisca, prima di baciarti sulla bocca. Lo so che ci vorrà l’autunno. Ma già pregusto lo stordimento dei colori, le
La mandria attraversa la strada. Transuma dalle bassure dello Ionio verso la Sila. L’attendono i pingui pascoli di Timpone Carcara e di Valle dell’Inferno. E’
Sabato successivo al primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera: stanotte si celebrerà la resurrezione di Cristo. Cosa le fasi lunari abbiano a che fare con
Lo videro sbucare dai meandri del fiume, sul far della sera. Abito di tweed, cappello di feltro a larghe falde, mulattiere al seguito. Un abitante,