Gli Africoti non erano dei bruti: l’articolo e le foto dell’Europeo del 1948.
“Ad Africo c’è gente che non soltanto non ha mai visto un treno o un’automobile, ma neppure una carrozza a cavallo. Bisogna che arrivi la
“Ad Africo c’è gente che non soltanto non ha mai visto un treno o un’automobile, ma neppure una carrozza a cavallo. Bisogna che arrivi la
Non è un luogo come altri. È, innanzitutto, un luogo di dolore. Di cui aver cura. Sul quale piangere e pregare. Rammentando sempre le parole
L’aria calda di inizio estate. L’erba ingiallita precocemente. Nelle orecchie il suono dei campanacci. Negli occhi il sole radente sui pascoli. Lampi amaranto di cardi.
Esce per i tipi di Rubbettino una nuova edizione del romanzo di ambientazione calabra, “Il Carcere”, di Cesare Pavese (Santo Stafano Belbo 1908 / Roma
Molti intellettuali che vivono nelle grandi città del Centro-Nord appartengono ormai ad una “nuova specie” creata in laboratorio: umanoidi, programmati con l’intelligenza artificiale e, soprattutto,
Li osservo, stupito, nel sole di mezzo mattino. Giganti. Sulla ripida, pietrosa pendice. In cammino. Non mi erano mai apparsi così. Tutte le altre volte
Messaggi in cielo, stasera. In forma di nubi. Tinte dall’ultimo sole che affonda nel mare. Messaggio valido per ogni creatura: la vita trascolora in poco
“Splendidi questi prati fioriti”, esclamò Lawrence Banks, presidente della International Dendrology Society, in quel lontano giorno di giugno del 2001 nell’alta Val di Tacina, in
Suoni di campanacci. Intervallati dal silenzio. Vento da nord, teso, a raffiche. La terra, l’erba, le fronde degli alberi sono intinte nel verde tenero
Domenica di primavera. Sentiero nella Foresta di Condrò. Compio spesso questo piccolo cammino di tre ore, ad appena 15 minuti d’auto dall’Anello di Querce, la
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