Mostra si Tolkien: il ministro non ha letto “Il Signore degli Anelli”

Tolkien si starà rivoltando nella tomba di fronte alla mostra a lui dedicata in questi giorni a Roma. Secondo il curatore, Tolkien fu paladino dell’ordine occidentale, di un “bene” inteso in modo manicheo e perfino dell’ “individuo” dei liberisti. Il Ministro Sangiuliano crede così di aver accreditato i valori della sua parte politica. Ma se Salvini o la Meloni sapessero come vivevano gli Hobbit o gli Ent del Bosco di Fangorn o gli Elfi della Foresta di Lothlorien, quanta lentezza, pigrizia, sobrietà, quanto rifiuto del produttivismo, della sfrenatezza vitalistica, della bulimia consumistica, quanto “collettivismo” vi fossero nei personaggi usciti dalla fervida fantasia del professore britannico, come minimo ne ordinerebbero la precettazione e magari anche l’eliminazione dal testo.

Dalla mostra su Tolkien è stata completamente espulsa, invece, l’abiura di qualunque potere, che trasuda da ogni pagina de “Il Signore degli Anelli”. Il Ministro non ha proprio capito (forse perché deve ancora leggere, come gli è accaduto per i libri del Premio Strega) che tutta l’opera ruota su questo tema fondamentale: l’anello del potere viene rifiutato da tutti i “buoni” per timore che esso possa corromperli! Il simbolo del potere viene così affidato, invece, ad un piccolo, tenero, goffo hobbit (Frodo), che ha il compito non di usarlo, ma di gettarlo nel magma infuocato del Monte Fato.

Nei popoli della “Terra di Mezzo” la libertà dell’individuo cede il passo al bene delle comunità, ciascuna di esse rispettata nella sua distinzione “culturale”. Gandalf, il saggio buono del romanzo, rifiuta l’anello del potere offertogli da Frodo, per salvare l’antico mondo valoriale dalla distruttività del male (il potere e la modernità fraintesa). Non un male isolato e lontano, ma un male, invece, che junghianamente si trova in ciascuno di noi, sempre in agguato. Altrimenti non si comprenderebbe un personaggio come Saruman, il capo del Bianco Consiglio, corrotto dalla sete di potere.

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